sabato 12 gennaio 2013

10.000 grazie per 10.000 visualizzazioni!

10.000 visualizzazioni! GRAZIE A TUTTI!!


Ieri, 11 gennaio 2013, questo blog ha superato la soglia delle 10.000 visualizzazioni da quando è nato, il 4 giugno scorso.

Diecimila è un grande numero per un piccolo contenitore come questo. Questa cifra indica che il blog è visitato in media da 45 persone al giorno, circa 1300-1400 al mese. In alcune giornate è stato visualizzato anche 120-130 volte. E' molto di più di quanto mi aspettavo all'inizio dell'impresa. Un blog che si occupa di attualità politica, di storia, di filosofia, di cultura, per definizione è destinato ad una piccola pattuglia di lettori, un cenacolo di poche decine di persone. Se poi è redatto da un "carneade" come il sottoscritto, la pattuglia rischia di assottigliarsi a poche unità. Perciò ho spesso ripetuto, citando il grande don Lisander, che i miei lettori sarebbero 25. Pochissimi. 

E invece scopro che sono di più, probabilmente qualche decina, se non qualche centinaia. Certo, tra le 10.000 e passa visualizzazioni ci sono molti contatti veloci e sfuggenti: navigatori che arrivano, guardano appena e poi tolgono il disturbo senza mai più ritornare. Questo è internet, del resto: il grande illusionista che titilla la nostra curiosità e che per questo ci rende sempre più schiavi della superficialità. Eppure sono convinto (e i miei contatti personali, quelli veri e reali, confermano questa convinzione) che qualche decina di quei navigatori si soffermino un po' di più, abbastanza da leggere e da capire quel che scrivo. E penso che alcuni possano abitare molto lontano dalla periferia in cui vivo io, che siano sparsi ai quattro angoli della Terra: ho lettori (o per lo meno "visualizzatori") degli Stati Uniti, della Germania, della Francia, della Spagna, del Cile, dello Yemen, di Israele, del Giappone... Molti di costoro, sono sicuro, incappano per caso nel blog e poi se ne  vanno; ma mi piace l'idea che a qualcuno possa venire in mente di fermarsi qualche istante per tentare di leggere qualche riga di un blog scritto in una lingua ormai provinciale, l'italiano, difficilissima ma bellissima. 

Non mi illudo, invece, di veder crescere i numeri del blog fino alle cifre stratosferiche di quello di Beppe Grillo; non inseguo quella meta. Fin dall'inizio sapevo che mi sarei dovuto accontentare di una nicchia ritagliata nello spazio virtuale di internet. Ma sapere che insieme a me ci sono altri 40-50 individui che condividono  la mia stessa passione per certi argomenti e per certe questioni, mi fa sentire meno solo e più fiducioso: finché ci sarà qualcuno disposto a durare la fatica di leggere e di pensare, l'umanità non sarà del tutto persa. Finché ci saranno coraggiosi disposti a sottrarre tempo all'effimero per concentrarsi e per capire (un problema politico, una questione storiografica, una querelle scientifica, una disputa filosofica o artistica) ci sarà ancora la speranza di salvare l'Occidente dal suo tramonto.

E che i miei lettori siano coraggiosi non c'è alcun dubbio, perché sono pronti a leggersi le mie "lenzuolate" di oltre diecimila caratteri, magari a puntate... Gente tosta, davvero eroica. Perciò, la mia gratitudine va a costoro, a questi oscuri, eroici lettori che ancora credono nella ragione. Grazie a voi, posso continuare a impegnarmi per dare la vita a questo blog e magari sperare di far crescere la "creatura", di farla diventare più grande e più importante di quanto non sia ora. Chissà... Intanto, grazie a tutti i lettori!

domenica 6 gennaio 2013

Le domande del Corriere della sera ai politici


Dodici domande rivolte ai politici da 
Ernesto Galli della Loggia. Più una.
Ernesto Galli della Loggia

Sul Corriere della sera di oggi, uno dei suoi più noti editorialisti, Ernesto Galli della Loggia, rivolge 12 domande ai politici in lizza alle prossime elezioni (vedere E. Galli della Loggia, Problemi concreti, domande scomode, Corriere della sera online, 6/1/2013). Sono anche più di dodici, a ben guardare, perché alcune di esse sono articolate in più quesiti. L'autore sostiene, secondo me molto giustamente, che in Italia, durante le campagne elettorali, i mezzi di informazione sono soliti rivolgere ai politici domande lontane dai problemi dei cittadini comuni, ma piuttosto domande che hanno a che vedere, per usare l'espressione utilizzata da Galli della Loggia, con gli "arabeschi geometrico-politici" degli schieramenti italiani. Si preferisce chiedere ai candidati con chi stringeranno alleanza, o contro chi, ma raramente si chiede loro di esprimersi su questioni come le tasse, il lavoro,  il sovraffollamento delle carceri, il destino dei termovalorizzatori o che posizione assumere nei confronti dei matrimoni tra omosessuali. Così, l'elettore italiano viene informato (male) solo su questioni relative all'appartenenza e all'ideologia del politico, ma pochissimo (o per niente) riguardo a cosa farà, una volta eletto, per cercare di risolvere problemi concreti.
Condivido in pieno le domande proposte dall'autore dell'editoriale e le giro (vedere qui sotto) ai frequentatori del blog perché le leggano, se non l'hanno già fatto, e le usino per valutare le opinione dei politici che intendono votare. E' ora che in Italia impariamo ad esprimere il nostro voto non sulla base di ideologie e simboli (o perlomeno non solo in base a queste cose), ma soprattutto in base alla concretezza e alla praticabilità delle proposte avanzate dai candidati. Le domande di Galli della Loggia possono aiutare a scegliere. Agli argomenti proposti dall'editorialista ne aggiungerei solo un altro: l'istruzione. E formulerei la domanda in questo modo: "cosa intende fare per non peggiorare l'istruzione pubblica? In altre parole: ritiene che ci sia qualcosa da rivedere nell'attuale assetto della scuola italiana? Che cosa in particolare?"
Ecco le domande proposte da Galli della Loggia. Qui a fianco inserisco un sondaggio (partecipate!) per capire se le condividete o meno. Buona lettura!

a) Che cosa non ha funzionato nell’adozione dell’euro? E che cosa dovrà ottenere l’Italia dagli altri partner della moneta unica?
b) La priorità è la crescita. Per aiutare la ripresa economica può indicare una misura a favore delle imprese e una a favore del lavoro?
c) Il welfare in Italia ha bisogno di modifiche: le politiche di austerity e la riforma delle pensioni hanno dato i primi frutti, ma che cosa andrebbe fatto ora per le fasce più deboli? Come intervenire per sostenere l’occupazione dei giovani e delle donne?
d) La pressione fiscale raggiunge ormai il 45%. C’è qualche tassa-imposta che abolirebbe o ridurrebbe? E con quali proventi sostituirebbe il mancato introito? Ritiene possibile la riduzione delle imposte sui redditi da lavoro?
e) Quali misure concrete propone per ridurre la spesa pubblica? Può indicarne almeno una?
f) Dei moltissimi contributi a fondo perduto che lo Stato eroga alle più varie attività produttive pensa che ne andrebbe abolito qualcuno?
g) La semplificazione della macchina burocratica non è andata mai al di là degli annunci. Quale sarà il primo provvedimento in questa direzione?
h) Una delle fragilità del sistema Italia è il calo dei consumi. L’aumento dell’Iva potrà essere cancellato? Come incentivare gli acquisti?
i) Quale riforma per il sistema giudiziario: è favorevole alla separazione delle carriere tra giudice e pm e all’abolizione dell’appello in caso di assoluzione?
l) Che cosa propone per risolvere il problema delle carceri: è favorevole all’amnistia e alle depenalizzazioni o servono nuovi istituti penitenziari?
m) Che cosa pensa: della concessione della cittadinanza ai bambini nati in Italia da genitori non italiani; di matrimoni e adozioni per le persone omosessuali?
n) Vanno sostenute la diffusione di termovalorizzatori per lo smaltimento dei rifiuti e grandi opere come la Tav? 
Sono troppe domande, forse. Forse sì, diciamo comunque che a un italiano medio basterebbe ascoltare la risposta a solo tre o quattro di esse per farsi un’idea di chi ha davanti. E per scegliere mi pare che basti e avanzi.